Gran Trail Valdigne: l’emozione della corsa sulle montagne valdostane
Per chi non capisce cosa sia lo “Spirito Trail”, oltre al nome della bella rivista che racconta questo sport, doveva essere a Morgex in questo weekend. Il trail non è solo la corsa prolungata sui sentieri di montagna. E’ il gusto di mettersi in gioco, di affrontare il percorso per testare le proprie capacità, di correre in compagnia ed in armonia con le montagne e gli altri essere umani che corrono o organizzano con una fatica e una dedizione ancora maggiore di chi come noi partecipa e nel mio caso racconta anche le emozioni, le sensazioni ed i fatti sportivi di questa giornata. Quindi i complimenti sono cumulativi, per gli organizzatori ed i tanti volontari, ben 500, di questo Gran Trail Valdigne e per i quasi 1000 concorrenti suddivisi sulle tre gare in programma. Numeri importanti, per una regione come la Valle d’Aosta che riesce a mettere in piedi uno spettacolo sportivo che ha poco da inviare anche al all’Ultra Trail du Mont Blanc dei cugini francesi di Chamonix.
La giornata è iniziata presto, alle 8 con la partenza della 100 km e 5300 metri di dislivello in su e in giù, con “The Voice” degli sport in montagna, in arte Silvano Gadin, che inizia il suo personale Trail di 16 ore con una parola per tutti, da Cesare Clap vincitore della 100 km all’ultimo arrivato della 20 km, professionalità, entusiasmo e calore umano come pochi altri commentatori sportivi italiani sanno mostrare.
Alle ore 9 partenza della 55 km e 3700 metri di dislivello e alle ore 10 la 20 km con +/-1200 metri di dislivello, una gara che generalmente sarebbe “tosta”, qui quasi declassata a “garetta” vista al cospetto di due immani imprese sportive quali la 55K e la 100K.
Comunque non si fa problemi Franco Collè, che sulla 20 km mette tutti in fila in 1h51’27”, tallonato da Christian Joux 2° in 1h52’32”, 3° Davide Sapinet in 1h58’07”, 4° Guido Riente in 2h05’50” e 5° Gabriel Rolland in 2h06’43”. Nalla gara femminile s’impone alla grande Jessica Gamba in 2h23’30” su Genny Garda seconda in 2h26’41”, terza Ilaria Iemmi in 2h35’17”, quarta Claudia Titolo in 2h36’22” e quinta Maria Eugenia Rossi in 2h43’44”.
Nel Trail da 55km (con 3700 metri di dislivello) il gioco si fa duro, sia per il percorso che per i partecipanti. Giro tosto, più una skyrace lunga che un trail corribile. Subito una salita di 2000 metri di dislivello in 9 km che portava i corridori da Morgex ai 2990 metri di quota del Bivacco Pascal, poi discesa attraverso il Colle Liconi e picchiata fino a Coumayeur, quindi risalita ai 2700 del Colle Arp e discesa nell’omonimo vallone fino a La Thuile. Questa discesa nella seconda parte era molto corribile, giusto per finire di segnare per bene le gambe dei corridori che da La Thuile risalivano verso Petosan per l’ultima discesa fino a Morgex. Ritmo indiavolato fin da subito con Luca Mauri che fa suo il traguardo volante del Bivacco Pascal in 1h48’ (cosa che pagherà nella seconda parte di gara visto che uscirà, dalla posizioni di vertice finali), con il giovane svizzero Jules Henri Gabioud secondo e terzo Matteo Ghezzi. Poi un continuo rimescolamento delle posizioni, che portano in testa al colle dell’Arp lo svizzero, poi vincitore a Morgex, secondo Ghezzi, poi ritiratosi a Petosan a causa di vomito e con le grandi discese del secondo e del terzo classificato, cioè Gianluigi Ranieri e Igor Marchetti. Comunque la Top Ten finale vede Jules Henri Gabioud vincitore in 6h17’44”, 2° Gianluigi Ranieri in 6h35’40”, 3° Igor Marchetti in 6h39’07”, 4° Diego Vuillermoz in 6h54’28”, 5° Davide Ansaldo in 6h56’41”, 6° Christian Cesa in 6h58’17”, 7° Giancarlo Costa in 7h06’20”, 8° Andrea Bastrentaz in 7h14’30”, 9° Andrea Cavagnet in 7h22’20” e 10° Andre Turcotti in 7h36’22”.
Nella gara femminile bissa la vittoria del 2010 Sonia Glarey in 7h40’18”, in testa fin dall’inizio tant’è che s’è aggiudicato il Trofeo del più veloce passaggio in cima alla prima salita al Bivacco Pascal in 2h10 ed è stata ferma 3 minuti a 1 chilometro dal traguardo per passaggio a livello chiuso, seconda l’ottima Marcella Belletti in 7h52’35”, terza Barbara Cravello in 8h35’25”, quarta Ivonne Kuszell in 9h00’13” e quinta Valerie Fortino in 9h34’29”.
Nella 100 km e 5300 metri di dislivello positivo e negativo il giro era proprio spaziale, partendo da Morgex si andava a La Salle, Plan Fetita, si raccordava con il percorso della 55km fino a La Thuile, qui svolta a destra e risalita fino al Rifugio Deffeys, Col Croce, Arpy, Pre saint Didier e gli ultimi sette chilometri in piano riportavano a Morgex. Corona il suo sogno sportivo Cesare Clap, che vince la gara in 12h03’36”, con alle sue spalle l’altoatesino Ulrich Gross in 12h18’07”, vincitore del Tor des Geants e per questo entrato ormai nel cuore dei valdostani, come Fabrizio Roux che occupa il terzo gradino del podio in 12h32’00”. 4° Stefano Ruzza in 12h44’50”, 5° Thomas Vagner in 13h05’23”, 6° Enrico Camarda in 13h27’24”, 7° ex-equo Andrea Vipiana e Boris Dall’Acqua in 13h38’57”, 9° Emilio Visini in 13h39’02” e 10° Sergio Vallosio in 14h01’06”.
Undicesima ma soprattutto prima donna Annemarie Gross in 14h05’28”, vincitrice del Tor des Geant 2010 e sorella di Ulrich, che conferma di avere poche rivali in queste gare di endurance. Seconda una positiva Francesca Canepa in 15h18’28”, terza Etienne Fabrice in 15h40’27” e quarte pari merito Simonetta Castelli e Chiara Colonnello in 16h55’36”.
In allegato le classifiche complete, a breve la fotogallery dell’evento